RASSEGNA STAMPA

IL SECOLO XIX - Protagonisti sei anni fa, sono ancora "in trincea"

Genova, 18 Novembre 2007

Protagonisti sei anni fa, sono ancora "in trincea"
i personaggi
Nel 2001 i volti della protesta furono tre portavoce e due preti. 
Agnoletto e Caruso oggi sono parlamentari

Luca Casarini, Vittorio Agnoletto, Francesco Caruso: i volti ufficiali del movimento noglobal al G8 genovese, nel luglio 2001. Gli interlocutori delle forze dell'ordine e delle istituzioni. Parlavano a nome del movimento ma non riuscirono a rappresentare tutti, scavalcati dai black-bloc e dallo scacco violento che le frange più estremiste del "no" alla globalizzazione imposero alla città.
Vittorio Agnoletto, medico, pacifista era portavoce del Genoa Social Forum. Di Casarini si ricorda la dichiarazione di guerra prima della manifestazione, era la più dura delle voci ufficiali. Le "sue" tute bianche, dopo i fatti di Genova, cambiarono nome diventando i "Disobbedienti". Caruso incarnava il volto dei noglobal napoletani, uno dei tre leader della contestazione ai potenti della Terra. Ancora si ricorda il volto tirato e indignato di Agnoletto nelle tragiche ore dell'irruzione alla scuola Diaz. Indignato e incredulo di fronte alla violenza della polizia.
E poi dei giorni della battaglia genovese tornano in mente le tonache di due preti, quella di don Andrea Gallo, il sacerdote genovese fondatore della comunità San Benedetto per il recupero dei tossicodipendenti, che si mette sempre dalla parte degli ultimi rischiando di urtare, con il suo vangelo personale, la posizione ufficiale della chiesa. E poi la tonaca di don Vitaliano Della Sala, avellinese, il sacerdote noglobal, anch'egli sul filo della "scomunica" da parte della gerarchia ecclesiale che lui considera troppo distante dalla vita delle persone comuni. Della Sala riceve due "ammonizioni" prima di essere allontanato dalla parrocchia di Sant'Angelo a Scala nel 2002, un anno dopo il G8 genovese. Sospeso a divinis, è stato reintegrato dal nuovo vescovo Marino ma non ha più ottenuto la sua parrocchia.
Sei anni dopo non è cambiata invece la vita di don Gallo, il prete che cammina sulle grondaie dell'ortodossia cattolica senza mai cadere ma anche suscitando le proteste di una buona parte dei cattolici che ne disapprovano le scelte radicali. Don Gallo è sempre lì. Anche ieri, più che mai: prima della manifestazione esponendosi in prima persona per garantire un corteo "contro" ma pacifista, senza violenza. E poi fisicamente, sul palco, a scandire i tempi della protesta.
È cambiata invece la vita di Francesco Caruso e Vittorio Agnoletto: il primo è stato eletto deputato nelle fila di Rifondazione Comunista suscitando forti dissensi sia da parte dei suoi ex compagni del social forum sia dell'ala moderata dell'Unione che gli rimproverava la militanza nei noglobal. Agnoletto ha scelto la via del parlamento europeo, candidato da Rifondazione comunista ed eletto a Starsburgo nel 2004. Entrambi non si sono allontanati dal movimento noglobal ma il solo Luca Casarini non si è"mosso": lui è ancora a capo del movimento dei disobbedienti.

Vittorio De Benedictis